LE UNITÀ DI VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA
Ingg. Elia Cremona e Pietro Malavolta

Le unità di ventilazione meccanica controllata rappresentano il cuore degli impianti di rinnovo dell’aria e ne permettono il corretto funzionamento. Come abbiamo visto nel precedente numero di Idraulica, la maggior parte di noi trascorre molto tempo in luoghi chiusi, che siano abitazioni o uffici, strutture pubbliche o spazi di ritrovo. La qualità dell’aria all’interno degli edifici incide sul nostro benessere e sulla nostra salute. I sistemi di VMC sono in grado di rinnovare l’aria, per una migliore qualità e comfort ambientale e, allo stesso tempo, contribuiscono al risparmio energetico. Il vantaggio più significativo dei sistemi VMC moderni è sicuramente la capacità di recupero termico attraverso un recuperatore di calore.
Tuttavia questo è solo uno dei componenti di una macchina VMC: ciascuna unità di ventilazione è, infatti, costituita da un insieme di elementi che lavorano in sinergia tra di loro.
Tutte le unità VMC sono equipaggiate da un sistema di filtrazione sia dell’aria esterna (per trattenere insetti, pollini, polveri sottili e particolato) sia dell’aria ambiente (per proteggere lo scambiatore dalle polveri presenti in casa). Per consentire il moto dell’aria all’interno delle canalizzazioni, le unità VMC sono dotate di ventilatori (due se l’unità è del tipo a doppio flusso). Le sonde di temperatura, situate nel canale di immissione ed espulsione e collegate alla centralina elettronica, permettono di migliorare il comfort ambientale e le prestazioni della macchina stessa. La centralina, inoltre, è in grado di svolgere alcune funzioni avanzate quali il “Free Cooling” e “Free Heating”: un rinnovo dell’aria senza recupero di calore né integrazioni termiche attraverso l’apertura della serranda di by-pass ed il passaggio del flusso d’aria all’esterno del recuperatore di calore.
Lo scarico condensa, infine, situato in corrispondenza del recuperatore, permette di convogliare la condensa che ha origine in particolari condizioni climatiche, in particolare nella stagione invernale quando il recuperatore viene attraversato da un lato dall’aria di ripresa carica di umidità e dall’altro da aria esterna a bassa temperatura.

Leggi l’articolo completo, scarica la rivista n. 63

Si ringrazia: